sabato 18 ottobre 2014

Un ricordo

Qualche giorno fa, mentre con mia sorella svolgevamo l'ingrato compito di vuotare cassetti e armadi della mamma, mi è capitato fra le mani un libricino evidentemente costruito da me per una festa della mamma di tanti, tanti anni fa. Non mi ricordavo affatto di averlo mai preparato...porta una data 13 maggio 1962, poi corretta in 14 maggio 1963. Chissà come mai? Forse incominciato un anno e portato a termine l'anno seguente? Non avrei, in questo caso, dovuto rifare la copertina? NO! La gata fresiusa non avrebbe rifatto una pagina....era finito, stop! Quel PER TE, poi, scritto col righello mi deve essere costato una faticaccia!!! Troppo ordinato!| L'idea, comunque, non è stata sicuramente mia: lo scritto è dettato da una prof, oppure copiato da qualche parte perchè comprende parole che io non ho mai usato e anche i concetti...non sono miei! Perchè avrei dovuto chiedere scusa a mia mamma per delle parole cattive che sicuramente non le ho mai detto? O scusarmi di silenzi imbronciati che non sarei mai stata capace di portare avanti? Ho imparato a tacere molti anni dopo, quando ho finalmente capito che a volte è meglio non raccontare, per non far soffrire....certo non ho mai avuto silenzi cattivi. Sono sempre stata troppo semplice, leggibile....
Nel 62 avevo 13 anni, seconda media. Mi vien da sorridere nel vedere quella calligrafia leziosa, artefatta, con quelle iniziali di parola così allungate verso il basso! Che però nelle ultime pagine cambiano perchè evidentemente mi sono dimenticata di mantenerle. E lka firma? Dindy! Mi fareva così sofisticato, allora, usare la y finale!
La carta è quella sottilissima che un tempo si usava per battere a macchina le copie delle lettere, per cui nello scannerizzarle, non escono troppo bene. Quello che mi piace di questo lavoretto sono quasi tutte le immagini incollate. Evidentemente ritagliate dai libri di scuola degli anni precedenti. Sono quelle immagini che ancora adesso vado a ricercare nei mercatini....




























2 commenti:

  1. Carissima Dindi ho letto tutto dall'inizio alla fine le letterine che hai pubblicato!
    Eri bravissima a scrivere anche quando eri piccola...ho pensato che se avessi avuto la mia mamma nell'età dell'adolescenza sarei stata forse come te ed io che come te so chiedere "scusa" mi sono ritrovata molto nei tuoi scritti....grazie per questa intimità condivisa con noi....secondo me fa bene all'anima di chi scrive e di chi legge condividere pezzi di noi. Un abbraccio tua Pat

    RispondiElimina
  2. Cara Pat, come avrai letto, la lettera alla mamma non è certamente farina del mio sacco! Troppo diverso il mio rapporto con lei...devo aver copiato! Quando parlo con chi, come te, l'ha persa troppo presto, mi rendo conto della fortuna che ho avuto: diamo sempre per scontato certe cose e invece....ne parlavo ieri con Gabriele. Se Aurora fosse nata sana come la maggior parte dei bambini, ci saremmo resi conto dell'importanza di stare bene? Non so....sarebbe stato"normale"....

    RispondiElimina