venerdì 2 novembre 2012

Crisantemi

Si avvicina novembre, con la ricorrenza del ricordo dei defunti. Il fiore principe di questa occasione, qui da noi, è il crisantemo, che quindi è considerato un fiore "triste".




In Corea e in Cina, invece, è ilfiore dei festeggiamenti(matrimoni, compleanni, ecc.); in Giappone è il fiore nazionale e la sua bellezza viene celebrata ogni anno dall'Imperatore che, in occasione della fioritura, apre al pubblico i giardini della Reggia, presentando le più recenti varietà a tutti gli invitati. Il significato che il Mondo Orientale è solito attribuire al crisantemo è dunque quello di vita e felicità. In Inghilterra è portato in dono in occasione delle nascite.


Il crisantemo, il cui nome botanico è Chrysanthemum, deriva dal greco Chrysantemon, nome
composto da chrysos = oro e anthemon = fiore,ovvero “fiore d’oro”; proviene dall’Asia, dall’Africa, in Europa si conosce solo nel 1755 ad opera di Linneo. In Italia il crisantemo fiorisce verso la fine di ottobre, molte sono le varietà di questo fiore, alcune hanno un disco giallo e petali molto allungati di forma ovale; altre a fior d'anemone, simile alle margherite; altre ancora a forma di pompon con ligule tubuliformi fitte e corte; sferici con ligule incurvate verso l'interno; con ligule tubuliformi disposte a raggiera,così come vasta è la gamma dei colori possono essere gialli, rossi, bianchi o rosa, screziati, ecc. 




Una leggenda narra di come questo fiore rappresenti lo spirito della vita che si rinnova ”


Una bambina vegliava la sua mamma moribonda, pregando gli spiriti di non farla morire. Uno Spirito fu commosso dalla sua preghiera e porgendole un fiore le disse: quando la Morte arriverà, porgi a lei questo fiore, ti sarà così concesso di passare ancora con lei tanti giorni quanti sono i suoi petali. La bambina rimase da sola e si mise al lavoro, riducendo ogni petalo in tantissime striscioline sottili. Quando la Morte arrivò, guardò sbigottita quel fiore dai petali infiniti, e pensando ad uno scherzo dello spirito, disse alla bimba: resterai con la tua mamma per un numero di anni uguale al numero di quei petali.” 





 

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